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I miei giorni alla libreria Morisaki
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Yagisawa, Satoshi <1977->

I miei giorni alla libreria Morisaki

Milano : Feltrinelli, 2022

Abstract: Jinbōchō, Tōkyō: il quartiere delle librerie, paradiso dei lettori. Benché si trovi a pochi passi dalla metropolitana e dai grandi palazzi moderni, è un angolo tranquillo, un po' fuori dal tempo, con file di vetrine stipate di volumi, nuovi e di seconda mano. Non tutti lo conoscono, i più vengono attratti dalle mille luci di Shibuya o dal lusso di Ginza, e neppure Takako – venticinquenne dalla vita piuttosto incolore – lo frequenta, anche se proprio a Jinbōchō si trova la libreria Morisaki, che appartiene alla sua famiglia da tre generazioni: un negozio di appena otto tatami in un vecchio edificio di legno, con una stanza adibita a magazzino al piano superiore. È il regno dello zio Satoru, che ai libri e alla Morisaki ha dedicato la vita, soprattutto da quando la moglie lo ha lasciato. Entusiasta e un po' squinternato, Satoru è l'opposto di Takako, che non esce di casa da quando l'uomo di cui era innamorata le ha annunciato che sposerà un'altra. Ed è proprio lui, l'eccentrico zio, a lanciarle un'imprevista ancora di salvezza proponendole di trasferirsi al piano di sopra della libreria in cambio di qualche ora di lavoro. Takako non è certo una gran lettrice ma, quasi suo malgrado, si lascia sorprendere e conquistare dal piccolo mondo di Jinbōchō. Tra discussioni sempre più appassionate sulla letteratura moderna giapponese, un incontro in un caffè con uno sconosciuto ossessionato da un misterioso romanzo e rivelazioni sulla storia d'amore di Satoru, scoprirà pian piano un modo di comunicare e di relazionarsi che parte dai libri per arrivare al cuore. Un modo di vivere più intimo e autentico, senza paura del confronto e di lasciarsi andare.

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"Ovunque mi fossi trovato, in compagnia di chiunque, il mio posto sarebbe stato quello in cui ero certo di non stare mentendo al mio cuore".

Takako si crede arrivata ad un punto di non ritorno, dopo una storia d'amore finita male con un collega di lavoro e le immediate dimissioni dal suo impiego, finché non viene letteralmente catapultata nel luogo per lei più impensabile: la libreria dello zio Satoru, nel quartiere di Jinbocho, a Tokyo, celebre per le sue numerose librerie.
Un ritorno al passato, ad una lei stessa bambina del tutto diversa dalla se stessa del presente, ma non perduta.

All'inizio della storia, emerge che Takako non è una fervida lettrice. Per questo motivo non pare del tutto verosimile che basti lo spazio di una notte d'insonnia alla libreria dello zio per trasformarsi all'improvviso in una divoratrice di pagine, dopo la lettura di un volume scelto a caso nell'appartamento soprastante la libreria.
O forse chissà, forse non è poi così inverosimile.

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