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Firenze : Giuntina, c2014
Abstract: Per più di trent'anni Edie e Richard Middlestein hanno condiviso la vita - una solida famiglia di Chicago, due figli, una bella casa, un buon lavoro, molti amici. Ma tutto viene sconvolto perché Edie mangia troppo. È tormentata dal cibo, pensa solo a quello e agisce di conseguenza - se non riuscirà a smettere non le rimarrà molto da vivere. Quando Richard decide alla fine di lasciare sua moglie, tocca ai figli prendere il controllo della situazione. Robin, polemica e irrisolta ma generosa, è determinata a farla pagare al padre per aver lasciato sola la mamma; Benny, un uomo tranquillo, padre di famiglia che è solito concludere le giornate con uno spinello, preferirebbe lasciare che le cose procedano per il loro corso. Sua moglie Rachelle, donna perfezionista e un tantino stressata, è decisa invece a salvare la suocera, ma la missione risulterà molto più ardua dell'organizzare la grandiosa festa per il b'nei mitzvah dei loro due gemelli. Nel frattempo Edie continua a mangiare e a ingrassare, ma forse - la sensazione si insinua gradualmente nel lettore - non è l'unica responsabile per quello che fatalmente succederà. Con grande partecipazione e fine senso dell'umorismo, Jami Attenberg costruisce un romanzo epico sul matrimonio, la famiglia e le nostre ossessioni, seguendo le vicende di una famiglia ebraica americana a cui non potrete fare a meno di affezionarvi.
25 ottobre 2017 alle 18:17
“Il cibo era fatto d’ amore, e l’amore era fatto di cibo”
Per Edie il cibo è anche ossessione, rifugio, gratificazione e alla fine, raggiunti i 150 chili, il cibo si rivela un’arma mortale.
Jami Attenberg ci racconta come una intera famiglia, i Middlestein , tranne alcuni tentativi, assista impotente alla necessità autodistruttiva di Edie.
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