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Torino : Einaudi, c2013
Abstract: Fernande e André sono una giovane coppia in fuga dai nazisti, che insieme ad alcuni amici ebrei trascorre il periodo della guerra in un beato ma angoscioso isolamento. La promessa che si fanno è quella di tornare un giorno alla Casa del sogno: una villa a picco sul mare, in Riviera, sotto un faro. E se molti saranno destinati agli atroci viaggi nei treni piombati, alle camere a gas, loro due ce la faranno. Dopo la guerra Fernande vive intensamente, fra Parigi e la Casa del sogno. Ma il matrimonio con André diventa un rapporto di confidenza e intimità, di quelle che si riservano agli amici. Fernande incontra il Poeta, che le dipinge i muri di casa, si stabilisce da lei e le regala una trasgressione venata di dolcezza. Il passato però resta sempre lì. Non è neanche un'eco, piuttosto una presenza costante, incancellabile, terribilmente dolorosa.
3 gennaio 2014 alle 11:43
Un titolo tra i più belli.
Un romanzo intimo e riflessivo e che, a volte, sa essere persino poetico.
Non racconta solo della Shoah ma anche di quello che avviene dopo. Se un dopo può ancora essere vissuto normalmente………
“Quello che abbiamo vissuto non passa affatto. Non passa niente, per nessuno di noi…..”
Consigliatissimo
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