un libro molto interessante e a tratti illuminante, parlando della storia del commercio delle spezie apre una finestra sul comportamento umano e come l'utilizzo di beni a tutti gli effetti di lusso abbiano agito da spinta per alcune dei più importanti cambiamenti della storia umana.
i sotto capitoli finali ad ogni capitolo con le ricette delle varie epoche poi aiutano anche a capire quanto fosse lontano quel mondo e che tipo di evoluzione ha portato alla nostra cucina ed il nostro palato a tavola.
un libro che potrebbe essere utile anche per tutti coloro che ormai si sono trasformati in estremisti della cucina.
Personalmente ho amato di più il precedente volume.
Prosegue in questo libro la storia con molti dei protagonisti del precedente volume (il che è ovvio visto che sono grafic novel prodotte dal saggio di Harari) dando questa volta un forte focus sulla rivoluzione agricola. Ci sono qua e là alcune inesattezze storiche ma perfettamente scusabili se si pensa che l'obiettivo è la divulgazione nei confronti di un pubblico più ampio possibile. Forse l'autore pecca un po' di eccesso di "come abbiamo potuto sacrificare la felicità?" che traspare da tutta l'architettura del suo ragionamento ma rimane comunque un ragionamento logico e fondato su delle prove difficilmente negabili e l'autore stesso si guarda bene da autodefinirsi profeta dando una soluzione unica e definitiva ai grandi problemi dell'umanità. Va anche ricordato che ha diversi spunti comici per fare si che non ci si annoi con un testo esageratamente verboso.
Molto bello, vorrei dire molto ben fatto ma non avendo letto l'opera originale non saprei dire. In alcuni momenti la tecnica del disegnatore non è di mio gusto ma comunque la sua opera mi ha permesso di conoscere la trama di questo capolavoro della letteratura americana. Sapevo che un tema centrale del libro fosse il razzismo e che ci fosse un processo ma in realtà c'è molto altro e descrive perfettamente uno spaccato di una società per alcuni versi molto distante ma per altri purtroppo così uguale alla nostra. Leggendolo il lettore può non farci caso, ma magari in questo è così anche l'opera originale, ma gli avvenimenti raccontati avvengono in piena grande depressione il che spiega ancora meglio il perché di certi comportamenti di alcuni personaggi.
Un libro molto interessante e con una disamina puntuale dei fatti e delle reazioni avvenute in quegli anni e che furono preludio, svolgimento e in seguito strascico della rivoluzione ungherese e di come quelle spaccature poi riapparvero anni dopo a Praga ed in Polonia. l'autore a volte,specie nell'ultimo capitolo parte da considerazioni personali tuttavia qualunque possa essere l'opinione sull'autore la quantità e la puntualità delle note riguardanti le fonti rendono quasi impossibile ritenere che tutto o parte di quello descritto nel opera sia frutto della mente dell'autore.
Lo consiglio a chiunque voglia farsi un idea di quello che fu quel periodo e su chi fossero i partiti comunisti all'epoca.
secondo me è un libro molto utile per comprendere una parte della cultura giapponese e la sua evoluzione dopo l'arrivo e la formalizzazione del buddismo in Giappone. fornisce sia dettagli mitologici, è il primo indizio letterario al tengu, sia dettagli di vita quotidiana (ultima parte) di un periodo storico così lontano sia da noi Occyche che dai giapponesi di oggi. in alcune parti può risultare un po' pesante ma va ricordato che l'intenzione dell'autore non era quella di intrattenere ma di propagare al meglio la fede buddista.
à mon sens c'est un ouvrage très utile pour comprendre une partie de la culture japonaise et son évolution suite à l'arrivée et l'officialisation du bouddhisme au Japon. il fournit à la fois des détails mythologiques, c'est le premier indice littéraire du tengu, et des détails de la vie quotidienne (dernière partie) d'une période historique si éloignée à la fois de nous Occyche et des Japonais d'aujourd'hui. dans certaines parties cela peut être un peu lourd mais il faut se rappeler que l'intention de l'auteur n'était pas de divertir mais de mieux propager la foi bouddhique.
ennesimo albo in collaborazione tra Leo Ortolani e l'ESA e l'ASI.
personalmente non è ne buono ne cattivo.
ha tutte le caratteristiche tipiche delle opere di Leo Ortolani con il suo tipico umorismo alla "blues brothers" con in più qualche ovvio accenno a tematiche scientifiche e più squisitamente spaziali ma mi sento di dire che non è nulla di epocale.
parla della storia di un astronauta che decide di prolungare la propria permanenza su marte per proseguire i normali lavori di riparazione di vari rover, fin quando non succederà qualcosa di inaspettato.
una riedizione rielaborata, anche in base all'accresciuta esperienza dell'autore, di una sua storia giovanile.
sempre piacevole ed in linea con le altre opere dell'autore.
a mio avviso si vede che è un opera giovanile, si rivedono tutte le scenette comiche con quell'umorismo tipico di Ortolani ma la storia ogni tanto è un po' traballante e secondo me finisce di colpo.
a mio avviso un ottimo albo, superiore a quelli usciti in questi ultimi anni.
ci sono un sacco di giochi di parole (anche se rendono meglio in francese) come sciti-siti
offre una interessante antologia, chiaramente sommaria, di alcuni dei racconti e/o dei testi che più hanno segnato alcune delle più importanti culture.
interessante la scelta di ignorare la cultura tahitiana e maori nel capitolo dell'oceania, forse per necessità di lunghezza del capitolo o forse perchè già dotate di una loro fama.
ad ogni modo apre gli occhi su un mondo a noi colpevolmente sconosciuto e/o dimenticato.
a differenza di quasi tutti gli albi di asterix è quasi totalmente scritto come fosse testo senza immagini.
anzi in un certo senso lo è visto che è una vecchia storia inedita degli autori originali pensata come audio invece che come normale albo a fumetti.
Interessante anche se nel mio caso non diceva nulla di nuovo, però è vero che molti dovrebbero leggero visto che molti ancora minimizzano il problema di genere. È un libro di facile lettura, scrittura grande, capitoli anche di due pagine e circa meno di 50 pagine da leggere.
Sinceramente è difficile definirlo per un occidentale.
fa parte dei cosiddetti "Monogatari" ma non è un monogatari/racconto unitario; ha almeno una poesia per pagina ma non è un canzoniere; lo si definisce romanzo in quanto il narratore è quasi sempre lo stesso tuttavia uno che lo legge non lo riterrebbe mai un romanzo.
è di sicuro, almeno per me, uno spiraglio sul giappone che va dall'ottavo al decimo secolo; attraverso le poesie (corredate da delle necessarie note esplicative senza le quali il testo è per noi parzialmente incomprensibile) e le premesse in prosa possiamo farci un'idea di come si vivesse e di come si sviluppasse una concezione poetica in un paese incredibilmente lontano da noi.
consiglio di leggere anche l'introduzione di questo libro che aiuta tantissimo a capire lo spirito del libro stesso togliendo anche alcuni pregiudizi che potrebbero sorgere, il più classico dei quali è ritenere l'autore una sorta di don giovanni (cosa non vera vista la libertà sessuale di quell'epoca) quando in realtà ad essere esaltato è il sentimento d'amore a prescindere dal rapporto carnale.
Libro letto ormai anni fa ed essendo una biografia è chiaramente in favore del soggetto trattato.
tuttavia in un periodo dove la casa editrice MARVEL crea una serie televisiva "what if..." viene il dubbio e la curiosità su "what if..." se questo guerrigliero moderato ed islamico non fosse stato assassinato ma avesse potuto contribuire alla ricostruzione dell'afghanistan durante l'occupazione americana,
viene mostrato abbastanza bene il clima di relativa modernità in cui ha studiato Massud, la sua istruzione laica e quella religiosa che lo rese Mujaheddin ed i suoi errori iniziali che poi portarono alla nascita di un personaggio che divenne leggenda e che finì per essere citato anche in film come Rambo III.
è un ottimo libro se si vuole avere anche solo una vaga idea di cosa sia successo in afghanistan nella seconda metà del secolo scorso.
se non si fa caso alla palese propaganda ed all'esaltazione del secondo esercito più piccolo del mondo, con anche quella raffigurazione del vicario pontificio che è disegnato in maniera uguale al famoso manifesto con lo zio sam che recita "we want you", è un interessante spaccato su questi militari che per le loro vesti da cerimonia attraggono tanti turisti ogni anno.
PS: divertente il momento dove durante l'ennesima esaltazione delle guardie svizzere raccontano che durante la battaglia di lepanto (non facendo presente la presenza di oltre 30.000 uomini di varie nazionalità) schierarono la mirabolante cifra di 13 soldati a tutela dell'comandante della flotta pontificia.
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Spezie - Francesco Antinucci
un libro molto interessante e a tratti illuminante, parlando della storia del commercio delle spezie apre una finestra sul comportamento umano e come l'utilizzo di beni a tutti gli effetti di lusso abbiano agito da spinta per alcune dei più importanti cambiamenti della storia umana.
i sotto capitoli finali ad ogni capitolo con le ricette delle varie epoche poi aiutano anche a capire quanto fosse lontano quel mondo e che tipo di evoluzione ha portato alla nostra cucina ed il nostro palato a tavola.
un libro che potrebbe essere utile anche per tutti coloro che ormai si sono trasformati in estremisti della cucina.
2: I pilastri della civiltà - Yuval Noah Harari, David Vandermeulen, Daniel Casanave
Personalmente ho amato di più il precedente volume.
Prosegue in questo libro la storia con molti dei protagonisti del precedente volume (il che è ovvio visto che sono grafic novel prodotte dal saggio di Harari) dando questa volta un forte focus sulla rivoluzione agricola. Ci sono qua e là alcune inesattezze storiche ma perfettamente scusabili se si pensa che l'obiettivo è la divulgazione nei confronti di un pubblico più ampio possibile. Forse l'autore pecca un po' di eccesso di "come abbiamo potuto sacrificare la felicità?" che traspare da tutta l'architettura del suo ragionamento ma rimane comunque un ragionamento logico e fondato su delle prove difficilmente negabili e l'autore stesso si guarda bene da autodefinirsi profeta dando una soluzione unica e definitiva ai grandi problemi dell'umanità. Va anche ricordato che ha diversi spunti comici per fare si che non ci si annoi con un testo esageratamente verboso.
Il buio oltre la siepe - Harper Lee
Molto bello, vorrei dire molto ben fatto ma non avendo letto l'opera originale non saprei dire. In alcuni momenti la tecnica del disegnatore non è di mio gusto ma comunque la sua opera mi ha permesso di conoscere la trama di questo capolavoro della letteratura americana. Sapevo che un tema centrale del libro fosse il razzismo e che ci fosse un processo ma in realtà c'è molto altro e descrive perfettamente uno spaccato di una società per alcuni versi molto distante ma per altri purtroppo così uguale alla nostra. Leggendolo il lettore può non farci caso, ma magari in questo è così anche l'opera originale, ma gli avvenimenti raccontati avvengono in piena grande depressione il che spiega ancora meglio il perché di certi comportamenti di alcuni personaggi.
Ungheria 1956 - Federigo Argentieri
Un libro molto interessante e con una disamina puntuale dei fatti e delle reazioni avvenute in quegli anni e che furono preludio, svolgimento e in seguito strascico della rivoluzione ungherese e di come quelle spaccature poi riapparvero anni dopo a Praga ed in Polonia. l'autore a volte,specie nell'ultimo capitolo parte da considerazioni personali tuttavia qualunque possa essere l'opinione sull'autore la quantità e la puntualità delle note riguardanti le fonti rendono quasi impossibile ritenere che tutto o parte di quello descritto nel opera sia frutto della mente dell'autore.
Lo consiglio a chiunque voglia farsi un idea di quello che fu quel periodo e su chi fossero i partiti comunisti all'epoca.
R: Histoires qui sont maintenant du passé - traduction préface et commentaires de Bernard Frank
secondo me è un libro molto utile per comprendere una parte della cultura giapponese e la sua evoluzione dopo l'arrivo e la formalizzazione del buddismo in Giappone. fornisce sia dettagli mitologici, è il primo indizio letterario al tengu, sia dettagli di vita quotidiana (ultima parte) di un periodo storico così lontano sia da noi Occyche che dai giapponesi di oggi. in alcune parti può risultare un po' pesante ma va ricordato che l'intenzione dell'autore non era quella di intrattenere ma di propagare al meglio la fede buddista.
Histoires qui sont maintenant du passé - traduction préface et commentaires de Bernard Frank
à mon sens c'est un ouvrage très utile pour comprendre une partie de la culture japonaise et son évolution suite à l'arrivée et l'officialisation du bouddhisme au Japon. il fournit à la fois des détails mythologiques, c'est le premier indice littéraire du tengu, et des détails de la vie quotidienne (dernière partie) d'une période historique si éloignée à la fois de nous Occyche et des Japonais d'aujourd'hui. dans certaines parties cela peut être un peu lourd mais il faut se rappeler que l'intention de l'auteur n'était pas de divertir mais de mieux propager la foi bouddhique.
Blu tramonto - Leo Ortolani
ennesimo albo in collaborazione tra Leo Ortolani e l'ESA e l'ASI.
personalmente non è ne buono ne cattivo.
ha tutte le caratteristiche tipiche delle opere di Leo Ortolani con il suo tipico umorismo alla "blues brothers" con in più qualche ovvio accenno a tematiche scientifiche e più squisitamente spaziali ma mi sento di dire che non è nulla di epocale.
parla della storia di un astronauta che decide di prolungare la propria permanenza su marte per proseguire i normali lavori di riparazione di vari rover, fin quando non succederà qualcosa di inaspettato.
Il cercatore - [Leo Ortolani]
una riedizione rielaborata, anche in base all'accresciuta esperienza dell'autore, di una sua storia giovanile.
sempre piacevole ed in linea con le altre opere dell'autore.
a mio avviso si vede che è un opera giovanile, si rivedono tutte le scenette comiche con quell'umorismo tipico di Ortolani ma la storia ogni tanto è un po' traballante e secondo me finisce di colpo.
Asterix e il grifone - testi di Jean-Yves Ferri
a mio avviso un ottimo albo, superiore a quelli usciti in questi ultimi anni.
ci sono un sacco di giochi di parole (anche se rendono meglio in francese) come sciti-siti
I grandi libri dei popoli - Antonella Fucecchi
offre una interessante antologia, chiaramente sommaria, di alcuni dei racconti e/o dei testi che più hanno segnato alcune delle più importanti culture.
interessante la scelta di ignorare la cultura tahitiana e maori nel capitolo dell'oceania, forse per necessità di lunghezza del capitolo o forse perchè già dotate di una loro fama.
ad ogni modo apre gli occhi su un mondo a noi colpevolmente sconosciuto e/o dimenticato.
Il menhir d'oro - testi di René Goscinny
a differenza di quasi tutti gli albi di asterix è quasi totalmente scritto come fosse testo senza immagini.
anzi in un certo senso lo è visto che è una vecchia storia inedita degli autori originali pensata come audio invece che come normale albo a fumetti.
Dovremmo essere tutti femministi - Chimamanda Ngozi Adichie
Interessante anche se nel mio caso non diceva nulla di nuovo, però è vero che molti dovrebbero leggero visto che molti ancora minimizzano il problema di genere. È un libro di facile lettura, scrittura grande, capitoli anche di due pagine e circa meno di 50 pagine da leggere.
I racconti di Ise - Ise Monogatari
Sinceramente è difficile definirlo per un occidentale.
fa parte dei cosiddetti "Monogatari" ma non è un monogatari/racconto unitario; ha almeno una poesia per pagina ma non è un canzoniere; lo si definisce romanzo in quanto il narratore è quasi sempre lo stesso tuttavia uno che lo legge non lo riterrebbe mai un romanzo.
è di sicuro, almeno per me, uno spiraglio sul giappone che va dall'ottavo al decimo secolo; attraverso le poesie (corredate da delle necessarie note esplicative senza le quali il testo è per noi parzialmente incomprensibile) e le premesse in prosa possiamo farci un'idea di come si vivesse e di come si sviluppasse una concezione poetica in un paese incredibilmente lontano da noi.
consiglio di leggere anche l'introduzione di questo libro che aiuta tantissimo a capire lo spirito del libro stesso togliendo anche alcuni pregiudizi che potrebbero sorgere, il più classico dei quali è ritenere l'autore una sorta di don giovanni (cosa non vera vista la libertà sessuale di quell'epoca) quando in realtà ad essere esaltato è il sentimento d'amore a prescindere dal rapporto carnale.
Massud - Michael Barry
Libro letto ormai anni fa ed essendo una biografia è chiaramente in favore del soggetto trattato.
tuttavia in un periodo dove la casa editrice MARVEL crea una serie televisiva "what if..." viene il dubbio e la curiosità su "what if..." se questo guerrigliero moderato ed islamico non fosse stato assassinato ma avesse potuto contribuire alla ricostruzione dell'afghanistan durante l'occupazione americana,
viene mostrato abbastanza bene il clima di relativa modernità in cui ha studiato Massud, la sua istruzione laica e quella religiosa che lo rese Mujaheddin ed i suoi errori iniziali che poi portarono alla nascita di un personaggio che divenne leggenda e che finì per essere citato anche in film come Rambo III.
è un ottimo libro se si vuole avere anche solo una vaga idea di cosa sia successo in afghanistan nella seconda metà del secolo scorso.
Le guardie del Papa - Arnaud Delalande ... [et al.]
se non si fa caso alla palese propaganda ed all'esaltazione del secondo esercito più piccolo del mondo, con anche quella raffigurazione del vicario pontificio che è disegnato in maniera uguale al famoso manifesto con lo zio sam che recita "we want you", è un interessante spaccato su questi militari che per le loro vesti da cerimonia attraggono tanti turisti ogni anno.
PS: divertente il momento dove durante l'ennesima esaltazione delle guardie svizzere raccontano che durante la battaglia di lepanto (non facendo presente la presenza di oltre 30.000 uomini di varie nazionalità) schierarono la mirabolante cifra di 13 soldati a tutela dell'comandante della flotta pontificia.