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Trovati 609 documenti.

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La clemenza
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Materiale linguistico moderno

Seneca, Lucius Annaeus <4 a.C.-65>

La clemenza / Lucio Anneo Seneca ; a cura di Mirko Rizzotto ; nota biografica di Désiré Nisard

Rimini : Libri dell'Arco, 2022

Abstract: Poco dopo il 15 dicembre del 55 d.C., Lucio Anneo Seneca, assegnato ormai in pianta stabile dall'imperatrice Agrippina quale mentore e consigliere politico di suo figlio Nerone, decise di pubblicare un'opera in cui fossero riassunti i cardini del proprio pensiero politico-morale sulla figura del princeps ideale. Avendo già compreso l'indole caratteriale violenta di Nerone, Seneca tenta un'educazione del futuro tiranno all'insegna della mitezza e della clemenza, intesa come massima virtù dell'uomo saggio. L'influenza dei buoni consigli di Seneca su Nerone durò solo pochi anni ma il presente trattato, anticipatore di concetti ancora oggi fondamentali per uno stato di diritto, rimane uno straordinario insegnamento su come si possano amministrare le istituzioni con bontà e giustizia.

L'anima e la sua origine
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Materiale linguistico moderno

Augustinus, Aurelius, santo <354-430>

L'anima e la sua origine / Agostino di Ippona ; introduzione, traduzione e note di commento a cura di Enrico Moro ; testo latino a fronte a cura di Giovanni Catapano

Roma : Città nuova, 2022

Quaderno Spinoza
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Materiale linguistico moderno

Marx, Karl <1818-1883>

Quaderno Spinoza / Karl Marx ; a cura di Ludovica Filieri ; postfazione di Alexandre Matheron

[Milano] : Bompiani, 2022

Abstract: "Quaderno Spinoza" è la raccolta degli appunti e delle annotazioni che nel 1841 il giovane Karl Marx dedica allo studio del Trattato teologico-politico e delle Lettere di Baruch Spinoza. Questo volume non solo rappresenta la testimonianza diretta che Marx approfondisce il pensiero del filosofo olandese, ma soprattutto dà prova dell'influenza che la filosofia spinoziana ebbe nella maturazione della riflessione filosofico-politica dello stesso Marx. Attraverso lo studio del pensiero politico dell'olandese in Marx germoglia il concetto di democrazia radicale che maturerà nella sua riflessione successiva, così come sviluppa la critica nei confronti della religione ebraica e l'affermazione della libertà di espressione. Tutte tematiche che Marx eredita e sviluppa seguendo le tracce della teoresi di Spinoza. All'attualità e alla rilevanza che questi studi hanno nel panorama filosofico contemporaneo si deve l'idea di questa nuova edizione ampliata: essa infatti comprende sia i frammenti marxiani del Trattato teologico-politico, già editi da Bollati Boringhieri, ma anche quelli delle Lettere, inediti prima d'ora in Italia.

Das alpine Rätien
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Materiale linguistico moderno

Campell, Ulrich

Das alpine Rätien : Topographische Beschreibung von 1573 = Raethiae alpestris topographica descriptio / Ulrich Campell ; herausgegeben vom Institut für Kulturforschung Graubünden ; bearbeitet von Florian Hitz ; unter Mitarbeit von Otto Ackermann ... [et al.]

Zürich :Chronos, c2021

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De vulgari eloquentia
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Materiale linguistico moderno

Alighieri, Dante <1265-1321>

De vulgari eloquentia / Dante Alighieri ; introduzione, traduzione e note di Giorgio Inglese

Milano : Garzanti, 2021

Abstract: Un'introvabile pantera dal respiro profumato: è questa l'immagine con cui Dante definisce l'oggetto della propria ricerca nel "De vulgari eloquentia", il trattato dedicato al problema della lingua poetica italiana. Un libro che rievoca con esplicito orgoglio le esperienze letterarie di gioventù del suo autore, sancisce il trionfo del "nuovo stile" e che soprattutto non smette di affascinarci per l'intelligenza e la capacità dantesche di anticipare tutte le questioni che hanno caratterizzato la nostra modernità, dalla storia della lingua a quella letteraria, dalla metrica alla filosofia del linguaggio. Questioni che il puntuale commento di Giorgio Inglese contribuisce a sottolineare e a chiarire in maniera perfetta.

L'ira
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Materiale linguistico moderno

Seneca, Lucius Annaeus <4 a.C.-65>

L'ira / Seneca ; saggio introduttivo, nuova traduzione e note a cura di Rosanna Marino

Santarcangelo di Romagna : RL, 2021

Abstract: Il "De ira" è una profonda riflessione sull'uomo e le sue passioni affrontata da Seneca con particolare attenzione al legame fra le forme dell'ira e lo strapotere politico e affidata alla forte condanna di tale impulso anche nelle relazioni interpersonali. Legata tanto a un sentimento di vendetta sia per un'ingiuria reale o presunta di cui ci si sente vittima sia per l'indignazione dinanzi alla malvagità altrui quanto a forme dirompenti del potere politico, il furor di tale passione si traduce nell'assoluta mancanza di autocontrollo, nella tensione irrazionale verso uno scopo autodistruttivo e fortemente destabilizzante per l'equilibrio sociale. Quale esperienza politica e morale sia sottesa all'appassionata analisi senecana dell'ira, condannata come fattore di turbamento e di perdita temporanea della ragione che rende incapaci di distinguere il giusto e il vero, traspare da numerosi passi del trattato. Definita come (affectus) maxime ex omnibus taetrus ac rabidus può essere vanificata soltanto dall'orgogliosa vittoria della sapientia nella consapevolezza che tale male non dà all'uomo alcun diritto, neppure quello della memoria poiché ne affiderà il ricordo all'odio. E Seneca in quella sapientia che non dimentica mai sé nell'altro invita a colere humanitatem affinché nulli cadaver nostrum iaceat invisum (ira 3,43,2).

Lettera sulla felicità
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Materiale linguistico moderno

Epicurus <341 a.C.-270 a.C.> - Seneca, Lucius Annaeus <4 a.C.-65>

Lettera sulla felicità / Epicuro. La vita felice / Seneca ; introduzione di Giuseppe Dino Baldi

Firenze [etc.] : Giunti Barbèra, 2021

Abstract: La "Lettera a Meneceo" di Epicuro e "La vita felice" di Seneca rappresentano due fra le più alte espressioni della filosofia antica. È un confronto a distanza, un contrappunto filosofico fra due modi diversi di intendere la vita, la morte, il dolore, la felicità. Da una parte il maestro di Samo che fra IV e III secolo a.C. fondò ad Atene il Giardino, una scuola filosofica capace di influenzare per secoli il mondo occidentale. Dall'altra l'intellettuale spagnolo del I secolo, espressione della multietnica società romana chiamata a confrontarsi con i grandi temi legati alla trasformazione di una società globale, dalla crisi dei valori della vecchia religione degli dei antichi, alla solitudine dell'uomo, alla necessità di trovare un equilibrio fra la felicità individuale e quella dei molti. Nella vita e dopo la morte.

Prefazioni ai Vangeli
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Materiale linguistico moderno

Erasmus, Desiderius <1466/69-1536>

Prefazioni ai Vangeli : 1516-1522 / Erasmo da Rotterdam ; a cura di Silvana Seidel Menchi

Torino : Giulio Einaudi, 2021

Abstract: Erasmo, come è noto, anticipò alcune delle istanze dei riformatori, prima fra tutte la lettura diretta e massimamente diffusa dei Vangeli. Nell'edizione del 1522 dedicata a Carlo V chiese espressamente all'imperatore di promuovere la traduzione dei Vangeli in tutte le principali lingue europee. Però Erasmo volle tenacemente rimanere nell'ortodossia cattolica, e dunque si trovò spesso in posizioni difficili, attaccato da tutte le parti in causa. Le sue prefazioni alle edizioni dei Vangeli si muovono in questa situazione di precario equilibrio, e sono un fondamentale documento del clima di quegli anni. Oltre che un'ulteriore testimonianza della poliedrica bellezza della scrittura di Erasmo, in grado di cambiare registro secondo gli interlocutori mantenendo la stessa forza, la stessa brillantezza ed eleganza. Nelle aree dell'Europa centrale che sarebbero diventate il terreno di radicamento della Riforma il complesso degli scritti di Erasmo incentrati nel Nuovo Testamento o ad esso connessi ebbero una enorme risonanza. Oltre 110 edizioni attestano il successo che singole parti, sezioni, o componenti, di quel corpus di scritti riscossero negli anni cruciali della diffusione delle idee di Lutero. Che essi preparassero il terreno al radicamento della Riforma è un dato accertato. Il ruolo preminente spetta alla Paraclesi. Nel giro di un biennio, 1520-1522, la Paraclesi ovvero esortazione allo studio della filosofia cristiana (Paraclesis id est exhortatio ad Christianae philosophiae studium) irrompe sul mercato di lingua tedesca in quattro traduzioni diverse, per un numero complessivo di dodici stampe e ristampe. (...) Erasmo compose altri appelli che invitano alla lettura della Bibbia, imprimendo loro un analogo fervore. Alcune edizioni "minori" del Nuovo Testamento - volumi leggeri, culturalmente meno esigenti, incomparabilmente meno costosi, rispetto alle maestose edizioni bilingui di Froben - si aprono con apostrofi che esortano il lettore ad abbeverarsi alle «purissime fonti» di Cristo. (...) Il volume che presentiamo riunisce le quattro composizioni a impronta programmatica e intonazione parenetica che corredano edizioni diverse del Nuovo Testamento nonché un'opera ad esso strettamente connessa. «C'è chi non vuole che la gente semplice legga i testi sacri tradotti in volgare. Con costoro mi trovo in robusto dissenso: come se Cristo avesse insegnato cose così astruse da poter essere intese a malapena da tre o quattro teologi, o come se la tutela della religione cristiana consistesse nell'ignoranza della religione cristiana. I misteri dei re, quelli sì, sarà preferibile tenerli occulti; Cristo invece ha voluto che i suoi misteri avessero la massima diffusione. La mia aspirazione è che leggano i Vangeli tutte le donnette, che tutte leggano le lettere di San Paolo. E magari queste pagine fossero tradotte in tutte le lingue di tutti i popoli, così da essere lette e conosciute non solo dagli Scozzesi e Irlandesi, ma anche da Turchi e Saraceni. Conoscere è pur sempre un primo passo. Molti se ne farebbero beffe, lo ammetto; ma alcuni ne sarebbero conquistati. Vorrei che il contadino ne intonasse qualche versetto spingendo l'aratro, che il tessitore ne modulasse qualche passo manovrando le sue spole, che il viandante alleviasse il tedio del cammino con queste storie. Vorrei che tutti i discorsi che intercorrono tra tutti i cristiani ne fossero permeati. Noi siamo, in effetti, tali quali sono le nostre conversazioni quotidiane. Che ognuno capisca quel che può; che ognuno ne ricavi quel che può. Chi sta indietro non invidî chi è in testa; chi è in testa incoraggi chi viene dietro, non abbandoni la speranza. Perché restringiamo a pochi una professione di fede che è comune a tutti?». (Dall'introduzione di Silvana Seidel Menchi)

Aínigmatos anoigma
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Materiale linguistico moderno

Aínigmatos anoigma : il varco della sfinge : nuove etimologie nell'odierno orizzonte linguistico-etnografico : miscellanea di studi etimologici ed etnografici in memoria di Remo Bracchi / a cura di Marco Trizzino ; prefazione di Wolfgang Schweickard

Roma : LAS, 2020

L'amicizia
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Materiale linguistico moderno

Cicero, Marcus Tullius <106 a.C.-43 a.C.>

L'amicizia / Marco Tullio Cicerone ; saggio introduttivo, premessa al testo e note di Emanuele Narducci ; traduzione di Carlo Saggio

9. ed.

Milano : Rizzoli, 2020

Abstract: A Roma, in una società agitata da una lotta continua e spesso subdola che non faceva alcun conto dei sentimenti l' amicitia era anche un'arma politica, non solo un sentimento basato sulla simpatia reciproca. Nato insieme alle altre grandi opere filosofiche durante il periodo di forzato ritiro dalla vita politica, il De amicitia è il tentativo di Cicerone di superare questo concetto utilitaristico per riscoprire un'amicizia fine a se stessa, fondata sulla virtus e quindi ancorata a valori etici e personali. Emanuele Narducci esplora nel saggio introduttivo il concetto di amicitia a Roma e il significato profondo di quest'opera nell'insieme della produzione ciceroniana.

Le storie
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Materiale linguistico moderno

Tacitus, Publius Cornelius <55/58-117>

Le storie / Tacito

[Santarcangelo di Romagna] : Rusconi libri, 2020

Abstract: È la prima delle grandi opere di Tacito, scritta sotto il regno di Nerva, quando sembrava che si stessero armonizzando due aspetti fino ad allora inconciliabili: libertà e monarchia. La narrazione comincia a metà del regno di Galba (gennaio 69) e si ferma purtroppo agli inizi del principato di Vespasiano: il resto è andato quasi tutto perduto. Tra divinità, prodigi e oracoli si avvicendano gli uomini con le loro ambizioni, le loro passioni, le loro miserie, i loro vizi abominevoli e le loro virtù ammirabili; c'è poi l'uomo, che si trova davanti alla storia e al destino: e questa è la vera materia di Tacito, che con grande abilità e verosimiglianza riesce a dipingere i fatti con il calore e l'immediatezza delle cose viste e vissute.

IL
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Materiale linguistico moderno

Castiglioni, Luigi <1882–1965> - Mariotti, Scevola

IL : vocabolario della lingua latina : latino-italiano, italiano-latino / Luigi Castiglioni, Scevola Mariotti ; redatto con la collaborazione di Arturo Brambilla e Gaspare Campagna

4. ed. / a cura di Piergiorgio Parroni, ristampa aggiornata

Loescher, 2019

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Abstract: A un decennio dalla terza edizione, IL Vocabolario della lingua latina di Castiglioni e Mariotti si ripropone in forma completamente riveduta, pur mantenendo inalterate le caratteristiche del suo impianto che hanno segnato la fortuna dell'opera: in particolare, l'ampia documentazione testuale (latino classico e cristiano, letterario ed epigrafico); la massima accessibilità di struttura, fruttuosa a ogni livello di studio (da quello elementare fino ai gradi più avanzati della scuola superiore e dell'università).

De officiis
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Materiale linguistico moderno

Cicero, Marcus Tullius <106 a.C.-43 a.C.>

De officiis : quel che è giusto fare / Marco Tullio Cicerone ; a cura di Giusto Picone e Rosa Rita Marchese

Torino : Einaudi, 2019

Abstract: Nell'accezione ciceroniana, gli "officia" sono regole di comportamento. Per condurre bene, virtuosamente, sia la vita pubblica sia quella privata. Con il "De officiis", l'anno prima di morire, Cicerone si rivolge al figlio Marco e cerca di organizzare un sistema di trasmissione della memoria fra generazioni. Una specie di "Etica spiegata a mio figlio", come si intitolerebbe oggi, che è poi diventata uno snodo fondamentale per la cultura latina, medievale e moderna. Nata in tempi difficili per riassumere e tramandare l'identità culturale di una comunità in un passaggio storico cruciale, nel momento di massima discontinuità dell'organizzazione statuale romana, l'opera ha trovato lettori e cultori molto in là nel tempo. Questo passaggio di consegne, elaborato nella e per la guerra civile, è stato ripreso soprattutto quando la latinità era solo un ricordo o un modello. Con modalità prescrittive, Cicerone ha trasmesso il suo "munus" alle generazioni successive, proponendo quello che, nella ricezione, è divenuto un paradigma per chi si proponeva di riorganizzare altri tipi di società, sui fondamenti della "sapientia", della "iustitia", della "magnitudo animis", del "decorum". Si tratta di virtù che non potevano più essere, né concettualmente né politicamente, quelle che Cicerone aveva messo a punto ma che alla sua teorizzazione si rifacevano, reinterpretandola, adattandola, in una trasmissione di valori che ha permeato la cosiddetta "cultura occidentale" fino ai giorni nostri.

IL
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Materiale linguistico moderno

Castiglioni, Luigi <1882–1965> - Mariotti, Scevola

IL : vocabolario della lingua latina : latino-italiano, italiano-latino / Luigi Castiglioni, Scevola Mariotti ; redatto con la collaborazione di Arturo Brambilla e Gaspare Campagna

4. ed. / a cura di Piergiorgio Parroni, ristampa aggiornata

Loescher, 2019

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Abstract: A un decennio dalla terza edizione, IL Vocabolario della lingua latina di Castiglioni e Mariotti si ripropone in forma completamente riveduta, pur mantenendo inalterate le caratteristiche del suo impianto che hanno segnato la fortuna dell'opera: in particolare, l'ampia documentazione testuale (latino classico e cristiano, letterario ed epigrafico); la massima accessibilità di struttura, fruttuosa a ogni livello di studio (da quello elementare fino ai gradi più avanzati della scuola superiore e dell'università).

3: La scienza della fine
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Materiale linguistico moderno

3: La scienza della fine : testi dal XIII al XV secolo / a cura di Gian Luca Potestà e Marco Rizzi

Milano : Fondazione Lorenzo Valla : Mondadori, 2019

Fa parte di: L'Anticristo / a cura di Gian Luca Potestà e Marco Rizzi

Abstract: È il Nemico supremo, che minaccia il cosmo, la cristianità, il Signore stesso. Preannunciato nelle Lettere di Giovanni e incastonato nella Trinità del Male dell'Apocalisse, è «inventato» da Ireneo, Ippolito, Tertulliano e Origene. Poi, dilaga nell'immaginazione del Medioevo. Questo terzo e ultimo volume completa la serie dedicata a quella che è forse la leggenda più grande dell'Occidente medievale: il Figlio della perdizione, colui che precede la seconda venuta di Cristo alla fine dei tempi. I secoli dal XIII al XV vogliono fare «scienza» del suo avvento. Pietro d'Ailly, per esempio, predica la concordanza quasi perfetta di astronomia e storia, elaborando un calcolo complesso per collocare la venuta dell'Anticristo attorno all'anno 1789 - quello della Rivoluzione francese - e sostenere che «a quei tempi secondo gli astronomi ci sarà un cambiamento di religione, e secondo loro dopo Maometto ci sarà qualcuno potente che stabilirà una legislazione vergognosa e fondata sulla magia, perciò si può credere con verosimile probabilità che dopo la religione di Maometto non ne arriverà nessun'altra, se non la legge dell'Anticristo». Chi è, infatti, l'Anticristo per gli studiosi del tardo Medioevo? È un eretico, un giudeo, un musulmano? O, addirittura, il papa di Roma, come suggeriscono tra gli altri Pietro di Giovanni Olivi e Ubertino da Casale, nonché l'inglese John Wyclif? Per scoprirlo, il Medioevo mette in campo tutta la sua scienza. Da un lato, decide che l'Anticristo è già nato. Dall'altro, cerca di costruirne la biografia, e impiega l'esegesi biblica (cioè la «scienza» della Bibbia) e la «scienza» astrologica per discuterne l'avvento. Così, Bernardino da Siena inscena, a partire dalla bolla «Exiit qui seminat» di Niccolò III, e dall'Apocalisse, un grandioso «concilio dei diavoli convocato da Lucifero in persona», in cui Ammone, il Diavolo dello sterminio, Belzebù e Asmodeo gli riferiscono «su quanto stanno mettendo in opera per preparare la venuta dell'Anticristo». Asmodeo viene poi incaricato di recarsi in paradiso a chiedere giustizia. Mentre Ruggero Bacone raccomanda l'uso della matematica per determinare il quando, il dove e il come l'Anticristo sorgerà. Abbiamo dunque sotto gli occhi un libro affascinante, che presenta gli incubi del Medioevo con chiarezza esemplare.

Bündner Urkundenbuch : herausgegeben durch die historisch-antiquarische Gesellschaft von Graubünden. 8.2: 1386-1400
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Bündner Urkundenbuch : herausgegeben durch die historisch-antiquarische Gesellschaft von Graubünden. 8.2: 1386-1400 / bearbeitet von Lothar Deplazes ... [et al.]

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Bündner Urkundenbuch : herausgegeben durch die historisch-antiquarische Gesellschaft von Graubünden. 8.1: 1386-1400
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Materiale linguistico moderno

Bündner Urkundenbuch : herausgegeben durch die historisch-antiquarische Gesellschaft von Graubünden. 8.1: 1386-1400 / bearbeitet von Lothar Deplazes ... [et al.]

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Lettere
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Materiale linguistico moderno

Pico Della Mirandola, Giovanni <1493-1494>

Lettere / Giovanni Pico della Mirandola ; edizione critica a cura di Francesco Borghesi

Firenze : Olschki, 2018

Abstract: Questo studio presenta la prima edizione critica delle lettere di Giovanni Pico della Mirandola (1463-1494) costituita a partire dalla silloge curata dal nipote Giovan Francesco Pico della Mirandola e stampata a Bologna nel 1496. Tale edizione intende proporre il corpus epistolare del Conte di Concordia e Mirandola in modo filologicamente corretto e sulla base di un'esaustiva recensione di manoscritti e edizioni a stampa quattrocentesche e cinquecentesche contenenti materiali epistolari.

Dignità ed eccellenza dell'uomo
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Materiale linguistico moderno

Manetti, Giannozzo <1396-1459>

Dignità ed eccellenza dell'uomo / Giannozzo Manetti ; introduzione di Stefano U. Baldassarri ; traduzione, note e apparati di Giuseppe Marcellino

Milano : Bompiani, 2018

Abstract: Il più rilevante e noto trattato rinascimentale sulle qualità morali, fisiche e divine dell'uomo fu redatto da uno fra i più poliedrici e dotti umanisti del Quattrocento. Il "De dignitate et excellentia hominis" è l'opera capitale di Giannozzo Manetti (Firenze, 1396 - Napoli, 1459), ricco mercante, politico, autore di numerosi scritti in latino, e traduttore di Aristotele dal greco e dei Salmi dall'ebraico. Fu per un ventennio ambasciatore della repubblica fiorentina, quindi segretario pontificio e, infine, cortigiano presso la corte dei re d'Aragona a Napoli. Proprio su committenza di Alfonso il Magnanimo, Manetti portò a compimento nel 1452 la sua summa enciclopedica di quanto scritto dagli autori classici e cristiani sul miracolo del corpo umano e dello spirito divino che vi alberga. L'opera rappresenta un imperituro monumento alla più perfetta tra le creature divine, posta al centro delle meravigliose bellezze dell'Universo e dotata di un corpo e di un'anima che sono riflesso del macrocosmo. L'esaltazione dei prodotti dell'ingegno umano e delle arti figurative, la contestazione della tradizionale posizione medievale che individuava nella morte l'unica via d'uscita dalle sofferenze terrene, la glorificazione delle virtù e delle prerogative dell'uomo, e soprattutto la riflessione sui privilegi e gli oneri della "dignitas hominis" fanno di questo scritto il manifesto del Rinascimento italiano. Il volume offre una traduzione integrale dell'opera a cura di Giuseppe Marcellino, specialista della letteratura latina umanistica, preceduta da un saggio introduttivo di Stefano U. Baldassarri, Direttore dell'ISI Florence e studioso del Rinascimento di fama internazionale.

Latin lover
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Materiale linguistico moderno

Latin lover : detti latini per tutte le occasioni / scritto da Mino Milani ; illustrato da Sara Not

[San Dorligo della Valle] : Einaudi Ragazzi, c2018

Abstract: "Carpe diem! Cogliete l'attimo! Perché tempus fugit... e non vorrete perdere il dulcis che, si sa, è sempre in fundo." Il latino non è una lingua lontana e per pochi: il latino siamo noi. Una passeggiata tra 100 detti e motti latini in uso nella nostra lingua in compagnia di un Cicerone d'eccezione: Mino Milani. Per scoprire che, in fondo, siamo tutti dei veri "latin lover"! Età di lettura: da 12 anni.