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Trovati 205 documenti.

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I viaggi, la morte
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Materiale linguistico moderno

Gadda, Carlo Emilio <1893-1973>

I viaggi, la morte / Carlo Emilio Gadda ; a cura di Mariarosa Bricchi

Milano : Adelphi, 2023

Abstract: Presentando nel 1958 gli scritti che compongono "I viaggi la morte", Gadda suggeriva che, in luogo del comune «saggi», sarebbe forse stato preferibile per definirli il francese entretiens, ‘conversazioni’. Con questa discreta indicazione l’ormai celebre autore del Pasticciaccio rivendicava l’estraneità del libro alla «nostra coltura solidificata», e insieme ammantava di rassicurante affabilità la sua vera natura e la missione di cui era investito. Che era quella – come confidava a Livio Garzanti – di delineare il «panorama général» della sua «sindrome», abbracciando un’intera vita e tutta la gamma dei suoi interessi: di consegnare insomma ai nuovi fan una bussola per orientarsi nella più vertiginosa officina del Novecento e comprenderne le leggi. Leggi radicate in una riflessione filosofica che impone la demolizione del mito dello scrittore come vate o profeta, «bambolotto della credulità tolemaica», mentre l’io rappresentatore è un «groppo, o nodo, o groviglio, di rapporti fisici e metafisici» e solo dalla «tensione polare» con la cosa rappresentata nasce l’atto espressivo; e che nella maccheronea o «tumescenza barocca» individua un’arma letale, capace di annientare vaniloquio e falsità, enfasi e «teatrati atteggiamenti», nonché di contrastare l’«uso-Cesira», la lingua piccolo-borghese, «piccoletto grembiule casalingo da rigovernare le stoviglie». Se dunque Gadda, «bracconiere di frodo», fa razzia di varianti lessicali e ortoepiche, se ricorre al frasario gergale dei pratici e ai dialetti – da quello irresistibilmente sincopato e monosillabico dell’industre Milano alla parlata di Roma, «città mondo» – è nel nome di un’esigenza etica e gnoseologica: riscattare la lingua «dall’ossessione della frode» e ricreare la «magìa della verità».

Sette finestre
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Materiale linguistico moderno

Palandri, Enrico <1956->

Sette finestre / Enrico Palandri

Firenze [etc.] : Bompiani, 2023

Abstract: Critici e poeti a confronto, filosofia e poesia, l’amore per le persone e l’amore per le parole. Blake e il #MeToo, Joyce visto da Virginia Woolf e lo Zeno di Svevo, Socrate e Montale, gli dèi omerici, Catullo, Dante, Freud: il percorso di uno scrittore attraverso le pagine che ha amato e le sue intuizioni, attraverso il filtro della vita. Come Stanley che cerca le sorgenti del Nilo – non per spiegare, ma per continuare a cercare. Perché “nello scrivere e nel leggere cerchiamo come Stanley le tracce di qualcuno, o forse più di qualcuno, che si è perso alla ricerca delle sorgenti del Nilo. Gli esploratori che si sono addentrati nella giungla sono le nostre letture. La ricerca è il mondo poetico.” E ancora: “Seguivamo Livingstone ma fin dall’inizio abbiamo iniziato a dubitare che fosse passato di qui. Iniziamo ad avvertire i pericoli ai quali è sopravvissuto, i prezzi che ha pagato, iniziamo noi stessi a temere di restare feriti. Del resto la letteratura ferisce sempre, lo sapevamo e comunque ormai siamo qui, indietro non si torna. Stiamo leggendo? traducendo? scrivendo? Speriamo di riuscire a sorriderci...”.

L'umanità è un tirocinio
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Materiale linguistico moderno

Starnone, Domenico <1943->

L'umanità è un tirocinio / Domenico Starnone

Torino : Giulio Einaudi, 2023

Abstract: «Umani si diventa, l'umanità è un tirocinio di esito incerto. E al tirocinio contribuisce non poco la letteratura con le sue oscillazioni tra commento e sgomento». Una parola misteriosa («vanesia») scagliata dal padre geloso contro la madre a scombinare una notte napoletana. Un bambino atterrito che però è attratto da quel suono elegante, che sicuramente viene dai libri. Nasce così una fascinazione per le parole, e per la scrittura, che dura tutta la vita. Schegge di memoria, riflessioni sapienti sulla letteratura, annotazioni sui romanzi che hanno folgorato Domenico Starnone ragazzo, su quelli commentati a scuola come insegnante per tanti anni, su quelli riletti e studiati con l'acribia di uno scrittore che è stato prima di tutto un lettore, appassionato, curioso, e attratto sempre da quell'urto originario tra oralità e scrittura. Una sorta di autobiografia attraverso la lettura delle pagine dei grandi autori della letteratura: da Luigi Meneghello a Ugo Foscolo, da Raffaele La Capria a Natalia Ginzburg, da Raymond Carver a Edmondo De Amicis, da Leonardo Sciascia a Joseph Conrad, da Mark Twain a Cesare Pavese. Il libro è innanzitutto un invito quanto mai trascinante a leggere o rileggere i romanzi di cui racconta. Ma è anche un originale «ritratto di lettore sventato mentre scrive in margine avventatamente», una porta di ingresso privilegiata all'officina di uno scrittore che leggendo insegue le sue ossessioni.

La ragazza dagli occhi d'oro
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Materiale linguistico moderno

Citati, Pietro <1930-2022>

La ragazza dagli occhi d'oro / Pietro Citati

Milano : Adelphi, 2022

Abstract: «All'improvviso comparve una nuvola insolita, che si proiettava in alto con una specie di larghissimo tronco: si allargava e si ramificava: andava sfilacciandosi, a tratti immacolata, a tratti torbida, secondo che sollevasse terra o cenere». È Plinio il Giovane a documentare nelle epistole l'eruzione del Vesuvio del 79 d.C., ma la voce narrante è qui, inconfondibilmente, quella di Citati. Nessuno come lui ha saputo riverberare e dilatare nella sua scrittura il fascino dei libri che leggeva e amava - e trasmetterci il desiderio irresistibile di leggerli e amarli a nostra volta. Né c'è da meravigliarsi: più che critica letteraria, la sua è interpretazione narrata, racconto che tramuta ogni libro e il suo autore in indimenticabili personaggi: «Dickens riempiva la realtà con un'allegria furiosa, eccitando ed esaltando il suo genio ... Una misteriosa ilarità lo attraversava, lo colmava ed egli non riusciva ad interromperla, quasi fosse stato percorso da una zampillante fontana di fuoco». Letteratura sulla letteratura, in definitiva, o anche letteratura scaturita dall'arte, ma non alla maniera dell'amico Manganelli, attento come ogni buon rètore a frapporre tra sé e ciò che scriveva «uno spazio di indifferenza emotiva»; nelle pagine di Citati la letteratura circola libera e impetuosa, ci avvolge e ci contagia, lasciando intravedere dietro di essa la sua vera e più antica vocazione, leggere: «non ho mai smesso di leggere, leggere, leggere; ogni libro che leggevo era una forma dell'infinito, che inseguivo, e inseguivo, e fallivo continuamente nell'inseguire».

Lettori selvaggi
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Materiale linguistico moderno

Montesano, Giuseppe <1959->

Lettori selvaggi : dai misteriosi artisti della preistoria a Saffo a Beethoven a Borges la vita vera è altrove / Giuseppe Montesano

Milano : Giunti, 2021

Abstract: Leggere per vivere ci risveglia dalla noia, dalla sconfitta, dalla rassegnazione. Non abbiamo sempre avuto questa vita qui, da servi e da infelici. Abbiamo avuto giorni e sogni favolosi, quando l'avventura ci ha soffiato in viso il mare delle partenze. Possiamo accettare l'esistenza falsa che hanno scelto per noi, e chiudere porte e finestre ai giorni che ci chiamano: ma possiamo ancora spalancare porte e finestre, e vivere tutte le vite che si possono vivere. Leggere per esistere fa zampillare in ogni istante la possibilità di essere noi stessi, di respirare in un perpetuo innamoramento. Non viviamo una vita vera, e demoni meschini ci tengono sepolti nelle nostre paure. Ma giorno dopo giorno, smarriti tra rabbie e tremori, visitati da amori e stupori, forse possiamo diventare vivi. Giuseppe Montesano attraversa il tempo, lo spazio, le culture, i generi: scopre la "vita vera" nel silenzio del pensiero e nella vibrazione della musica, nelle parole di scrittori, poeti e mistici, nelle immagini del cinema, dell'arte... La scopre e ce la indica, in un racconto fatto di ritratti e impressioni che accendono il desiderio dell'incontro.

Iceberg
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Materiale linguistico moderno

Viel, Tanguy <1973->

Iceberg / Tanguy Viel ; traduzione dal francese di Riccardo Fedriga

Vicenza : Neri Pozza, 2021

Abstract: La letteratura, nelle mani degli sciocchi, è intollerabile. La letteratura, tuttavia, ha sempre contato tra le sue fila una parte di miserabili, che prendono in mano la penna solo perché si trovano interessanti. Del resto, come diceva Goethe, «ci sono libri che sembrano scritti non per l'istruzione del lettore, ma per fargli vedere che l'autore sapeva qualcosa». Ed è così che, anno dopo anno, le librerie vengono invase di opere inconsistenti quanto un refolo d'aria. Esiste, tuttavia, un esiguo numero di scrittori che si chiedono cosa voglia dire scrivere, a cosa serva e, soprattutto, a chi. Scrittori che non si sentono, a differenza di altri, autorizzati a scrivere. O per cui la scrittura rimane, al di là di tutto, un'attività poetica, un'opera di invenzione e di ricerca con successo irregolare. Attraverso una serie di illuminanti digressioni sulla scrittura e sulla lettura, Tanguy Viel passeggia tra gli scaffali delle biblioteche, si interroga sulla vita degli scrittori e scorge, in ogni pagina letta, la promessa di una risposta alla ricerca che sta svolgendo. Ad accompagnarlo in questo viaggio subacqueo - poiché nei libri veri c'è sempre qualcosa di marino - alcune tra le più autorevoli figure letterarie di sempre: Cicerone, Freud, Julien Gracq, Robert Burton, Christine de Pisan, Hermann Hesse, Montaigne, Valéry, Aby Warburg e Ludwig Binswanger, Maurice de Guérin e Amiel, Virginia Woolf e Dante. «Nei libri veri c'è qualcosa di marino, sono concepiti per affrontare il mare, addirittura, fino a un certo punto, per contrastarlo, a forza di fendere i flutti, attraversare l'onda e poi, ancora, ricadere con agilità nel suo incavo, muniti come sono di madieri invisibili che sostengono lo scafo e gli impediscono di piegarsi. I veri libri conservano lungo il loro percorso quella resistenza alla deformazione che consente a ognuno di essere portato di là, dall'altra parte della vicenda, spostando sulla superficie dell'acqua la massa calcolata del suo volume».

Posseduto dalla memoria
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Materiale linguistico moderno

Bloom, Harold <1930->

Posseduto dalla memoria : la luce interiore della critica / Harold Bloom ; introduzione di Piero Boitani ; traduzione di Roberta Zuppet

Milano : Rizzoli, 2020

Abstract: Cosa significa essere posseduti dalla memoria? Che segno lasciano sulla nostra esistenza i grandi capolavori della letteratura? C'è differenza tra il ricordo di una persona cara e quello di una poesia che ci accompagna sin da quando eravamo bambini? Giunto alla soglia dei novant'anni, Harold Bloom - uno dei grandi critici letterari del nostro tempo - si è interrogato su tutto ciò, ripercorrendo il proprio rapporto con alcuni capisaldi della poesia, del teatro e della prosa universali, in un dialogo interiore che è al tempo stesso diario, saggio letterario e testamento spirituale. Testi letti, riletti e spesso mandati a memoria; le opere che hanno segnato il cammino della nostra civiltà e quelle dei tanti autori che con Bloom hanno intrecciato un rapporto di vicinanza e sincera amicizia. La Cabala, i Salmi, la Bibbia; i tesori consegnati alla storia dal genio immortale di Shakespeare; e ancora Milton, Blake, Wordsworth, Byron, Keats, Tennyson; fino a Whitman, Crane, Stevens... Lontano da ogni accademismo, l'ultimo volume di questo gigante della critica è piuttosto una rêverie, una sorta di fantasticheria su cosa significhi essere posseduti dalla memoria delle proprie letture e dal ricordo di «amici e amanti morti o perduti»: «Quasi tutti i buoni amici della mia generazione se ne sono andati, ma le loro voci risuonano ancora nelle mie orecchie. Sono intessute in ciò che leggo». Bloom ci consegna un testo intimo e personale, nel quale si rincorrono con libertà e freschezza storia privata e letteratura universale. E ci guida, per l'ultima volta, all'incontro con opere fondamentali, il cui senso profondo si lega in modo indissolubile all'esperienza di ciascuno di noi.

Il libro della letteratura
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Materiale linguistico moderno

Il libro della letteratura

Milano : Gribaudo, 2019

Il silenzio e l'abisso
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Materiale linguistico moderno

Citati, Pietro <1930-2022>

Il silenzio e l'abisso / Pietro Citati

Milano : Mondadori, 2018

Abstract: Se, come dicono i mistici ebraici, il silenzio è la voce con la quale Dio parla all'uomo, la grande letteratura è la voce con la quale l'uomo parla a se stesso, in un linguaggio che esprime con infallibile evidenza l'infinita, contraddittoria e oscura trama di pensieri e sentimenti, sogni e passioni, che da sempre agitano l'animo umano. Nella sua penetrante rivisitazione di pagine e figure memorabili della letteratura universale, Pietro Citati ne offre esempi eloquenti. L'urgenza della fede in un «Principio Supremo», radice comune delle tre religioni monoteiste, e l'amore per il Gesù dei Vangeli, raccontato e vissuto da Francesco, Angela da Foligno, sant'Ignazio e, quattro secoli dopo, da don Milani. Il «lavoro di commentatore dell'universo» di Montaigne e la cupa malinconia dietro le quinte delle commedie di Molière. La «furia di infinito» di Chateaubriand, attratto dalle magiche voci e dal sacro orrore delle foreste americane, e l'«esorbitante» pulsione visionaria di Balzac, incarnata nel personaggio del forzato Vautrin che da genio del male e dell'inganno si trasforma imprevedibilmente nel fautore del bene comune e di un'utopistica harmonia mundi. I tormenti di Charlotte Brontë, che solo nell'ombra della propria infelicità trova la giusta luce per narrare nel suo ultimo libro la storia di due persone felici, e la nevrastenia di Dostoevskij, schiavo della penna e inesorabilmente attratto dalla vertigine della roulette, forse perché sola metafora possibile di quel grande gioco d'azzardo che è per lui la letteratura. Ancora, il fascino per il mistero del dolore che portò Cechov nell'isola di Sachalin, il luogo delle «più intollerabili sofferenze», e la depressione che come un incubo irruppe nella vita di Tolstoj, confluendo nelle "Memorie di un pazzo". L'ossessione di Stevenson per il Male Assoluto, impersonato dal diabolico signore di Ballantrae, e la fatale prossimità di Conrad «al limite estremo» - come il capitano Whalley del racconto omonimo -, in cui si è già con «un passo dentro la morte». O l'incontenibile euforia di Virginia Woolf a passeggio per le vie di Londra, l'amata città-teatro di cui era estasiata spettatrice e in cui perdeva se stessa, abolendo «il suo io immenso e vertiginoso». E, fra gli italiani, la «divertita, insaziabile, disperata» curiosità che Calvino provava per se stesso, e il male invisibile sepolto nell'anima di Gadda, quella «fascia di tenebra» che ricopre tutte le cose visibili e invisibili, velando persino le apparizioni più dolci della natura. Assumendo spesso un punto di osservazione apparentemente marginale, Citati sa cogliere l'essenza di ogni creazione letteraria e artistica, che è, come scrive Scott Fitzgerald, un «nuotare sott'acqua e trattenere il fiato», e che da sempre convive con l'abisso, lo intuisce o ne viene perdutamente folgorata, in un ambiguo intreccio con la biografia del proprio artefice. Un'esperienza dell'assoluto e del silenzio che si capovolge nel miracolo stupefacente della parola.

Perché le storie ci aiutano a vivere
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Materiale linguistico moderno

Cometa, Michele <1959->

Perché le storie ci aiutano a vivere : la letteratura necessaria / Michele Cometa

Milano : RaffaelloCortina, 2017

Abstract: Non sappiamo perché e come l'Homo sapiens abbia sviluppato la capacità di costruire storie. Possiamo però ipotizzare come presumibilmente siano andate le cose. Cioè come un ominide abbia sviluppato la facoltà di narrare storie e come queste lo abbiano avvantaggiato tra tutte le specie. Si tratta dunque di studiare la narrazione, la fiction e la letteratura nel contesto della teoria dell'evoluzione e delle scienze cognitive, prendendo le mosse dalle recenti acquisizioni dell'archeologia cognitiva che mettono in relazione la produzione di utensili e lo sviluppo di capacità narrative. Si comprende così che la narrazione ha un ruolo decisivo nella costituzione del Sé e delle sue protesi esterne, come da tempo sostengono i teorici della mente estesa e della cognizione incarnata. Questo studio si inserisce nel quadro più ampio di una teoria biopoetica della narrazione e di un'antropologia filosofica che non trascura il bios rispetto allo spirito. Per questo, categorie fondamentali come la compensazione e l'esonero possono essere rilette in chiave evoluzionistica e fornire alcune spiegazioni del comportamento narrativo dell'Homo sapiens: il riequilibrio dei suoi deficit funzionali ed esistenziali e il contenimento dell'ansia.

Invito alla letteratura
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Materiale linguistico moderno

Canfora, Davide <1973->

Invito alla letteratura / Davide Canfora

Bologna : il Mulino, c2017

Abstract: Nel mondo della velocità, quale spazio resta per la lentezza e la fissità della semplice pagina scritta? Da Boccaccio a Primo Levi, ecco delinearsi una possibile idea di letteratura, non come soluzione o rifugio dai mali del mondo, e nemmeno come luogo in cui cercare risposta alle grandi domande, ma soltanto come attività istintiva che l'uomo ha sempre praticato. Viaggiare nel tempo per rivivere l'età degli eroi di Omero o della caduta di Roma, scoprire le vivaci città medievali e la complessa civiltà rinascimentale: la letteratura è l'unico strumento che ci consente tutto questo, permettendoci di vivere in modo diverso la nostra difficile e contraddittoria epoca.

Lettori selvaggi
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Materiale linguistico moderno

Montesano, Giuseppe <1959->

Lettori selvaggi : dai misteriosi artisti della Preistoria a Saffo a Beethoven a Borges la vita vera è altrove / Giuseppe Montesano

Firenze [etc.] : Giunti, 2016

Abstract: Leggere per vivere ci risveglia dalla noia, dalla sconfitta, dalla rassegnazione. Non abbiamo sempre avuto questa vita qui, da servi e da infelici. Abbiamo avuto giorni e sogni favolosi, quando l'avventura ci ha soffiato in viso il mare delle partenze. Possiamo accettare l'esistenza falsa che hanno scelto per noi, e chiudere porte e finestre ai giorni che ci chiamano: ma possiamo ancora spalancare porte e finestre, e vivere tutte le vite che si possono vivere. Leggere per esistere fa zampillare in ogni istante la possibilità di essere noi stessi, di respirare in un perpetuo innamoramento. Non viviamo una vita vera, e demoni meschini ci tengono sepolti nelle nostre paure. Ma giorno dopo giorno, smarriti tra rabbie e tremori, visitati da amori e stupori, forse possiamo diventare vivi. Giuseppe Montesano attraversa il tempo, lo spazio, le culture, i generi: scopre la "vita vera" nel silenzio del pensiero e nella vibrazione della musica, nelle parole di scrittori, poeti e mistici, nelle immagini del cinema, dell'arte... La scopre e ce la indica, in un racconto fatto di ritratti e impressioni che accendono il desiderio dell'incontro.

Classici per la vita
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Materiale linguistico moderno

Ordine, Nuccio <1958->

Classici per la vita : una piccola biblioteca ideale / Nuccio Ordine

Milano : La nave di Teseo, 2016

Abstract: Fedele ai versi di Jorge Luis Borges, Nuccio Ordine ci invita a sperimentare la stessa umile fierezza suggerendoci di leggere (e rileggere) alcune delle più belle pagine della letteratura mondiale. Dopo "L'utilità dell'inutile", tradotto in 26 paesi, Ordine prosegue la sua battaglia per i classici, nella convinzione che un breve testo (illuminante e fuori dai sentieri battuti) possa suscitare la curiosità dei lettori e incoraggiarli a immergersi nell'intera opera.

Breve difesa delle lettere
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Materiale linguistico moderno

Canfora, Davide <1973->

Breve difesa delle lettere / Davide Canfora

Bari : Edizioni di pagina, c2015

Abstract: Quale può essere il ruolo del libro e della lettura nel mondo attuale, che vive nella velocità dell'elettronica? I libri possono ancora far parte della nostra esperienza viva o sono destinati ad essere esposti nei musei? Esiste un messaggio perenne della letteratura? Val la pena di esplorarlo? Evocando la testimonianza di alcune pagine famose, cercando di lumeggiarne i contenuti, questo saggio non propone risposte definitive, ma rilancia quegli stessi interrogativi

Mappe e leggende
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Materiale linguistico moderno

Chabon, Michael <1963->

Mappe e leggende : avventure ai confini della lettura / Michael Chabon ; traduzione di Francesco Graziosi

Milano : Indiana, c2013

Addio a Roma
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Materiale linguistico moderno

Petrignani, Sandra <1952->

Addio a Roma / Sandra Petrignani

Vicenza : Neri Pozza, 2012

Abstract: Due poeti si scambiano versi di notte sul Tevere: sono Pier Paolo Pasolini e Sandro Penna. Una donna bellissima e coraggiosa, fra molti amori e lotte per il potere, si batte per imporre l'arte astratta: è Palma Bucarelli. Uno scrittore giovane e già carismatico fa la spola fra Torino e la capitale per amore: è Italo Calvino. Un artista prestigioso e chiacchierato conquista la città con una mostra sensazionale: è Picasso. Una scrittrice cerca casa nel centro di Roma bisticciando con il marito: è Natalia Ginzburg. Un giovane americano scribacchia pettegolezzi sui giornali per pagarsi la casa in via Margutta: è Truman Capote. Pittori leggendari si arrabbiano in continuazione con le generazioni più giovani: sono Giorgio De Chirico e Renato Guttuso. Un marito e una moglie romanzieri litigano furiosamente in pubblico, ma forse si adorano: sono Elsa Morante e Alberto Moravia. Tra fatti della vita e clamorose dispute letterarie e artistiche, nascita e morte di vivaci testate giornalistiche, l'irripetibile stagione che vide i protagonisti della scena culturale romana al centro di un interesse mondiale, dalla povertà estrema dei primi anni '50, al furore della Neovanguardia, ai ribaltamenti del Sessantotto fino alla decadenza dei primi '70, rivive in un colorato affresco per celebrare un recente eppure lontanissimo passato.

I più amati
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Materiale linguistico moderno

Tesio, Giovanni <1946->

I più amati : perchè leggerli? come leggerli? / Giovanni Tesio

Novara : Interlinea, c2012

Abstract: Un'opera in difesa dei libri, della lettura, della letteratura, della poesia. Con una ricca proposta di citazioni sul tema. Senza voler istituire ridicole affinità, ho provato quel piacere della lettura di cui parla Proust in un testo, Journées delecture, che sta alle origini della recherche. Certo non posso paragonare il buon décor proustiano al mio, che era tanto più rustico e tanto meno agiato, ma capisco bene quando parla delle incantevoli letture dell'infanzia, il cui ricordo deve restare per ciascuno di noi una benedizione. E che all'infanzia abbia per conto mio accostato anche un po' di adolescenza non cambia di fatto la memoria che conservo della mia lontana esperienza di lettore. (dalla premessa).

Doppiare il capo
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Materiale linguistico moderno

Coetzee, J. M. <1940->

Doppiare il capo : saggi e interviste / J. M. Coetzee ; a cura di Paola Splendore ; traduzione di Maria Baiocchi e Paola Splendore

Torino : Einaudi, c2011

Abstract: "Doppiare il capo", come ogni espressione nella scrittura di J. M. Coetzee, possiede molteplici significati. Di certo ha a che fare con l'idea di un passaggio, una svolta nella continuità: la possibilità, volgendo lo sguardo al cammino compiuto, di riflettere su se stessi. I saggi raccolti in "Doppiare il capo" affrontano argomenti molto diversi: letterari (Rousseau, Tolstoj e Dostoevskij, Beckett...) e non solo (da Capitan America al rugby, dalla pubblicità alla censura), restituendo la varietà degli interessi intellettuali e politici del premio Nobel sudafricano. Ma tutti, a ben vedere, sono tentativi di affrontare il medesimo tormentato problema: come dire la verità (anche su se stessi) quando quella verità potrebbe non essere nel nostro interesse. Ammesso poi che tale verità esista: "Tutto ciò che scrivi, incluso critica e narrativa, ti scrive mentre lo scrivi. La domanda allora è: questa massiccia impresa autobiografica che riempie una vita, questa imponente opera di costruzione di sé, produce solo finzioni? Oppure tra le varie finzioni, ce ne sono alcune più vere di altre? Come faccio a sapere che dico la verità su me stesso?"

I demoni e la pasta sfoglia
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Materiale linguistico moderno

Mari, Michele <1955->

I demoni e la pasta sfoglia / Michele Mari

Nuova ed. con testi inediti

[Roma] : Cavallo di ferro, 2010

Abstract: Da sempre la fantasia narrativa di Michele Mari si nutre avidamente del confronto con i fantasmi (e a volte i mostri) della letteratura del passato. Niente di pedante e libresco, però, in questo scrittore sorprendente e visionario: per lui la letteratura è una parte essenziale del carattere e del destino umano, un'incarnazione delle nostre pulsioni più antiche e profonde. Quelle che affondano nell'infanzia le loro radici e minano, appena spenta la luce, tutte le sicurezze dell'uomo adulto. Questo volume è il testo in cui questo corpo a corpo con i libri amati, questa feconda ossessione che per Mari è l'immaginario, trova la forma del saggio dopo aver attraversato quelle del romanzo e del racconto. E i lettori di libri decisivi e memorabili come Tu, sanguinosa infanzia, Rondini sul filo e Verderame, si ritroveranno per incanto in quell'inconfondibile mondo psicologico e formale. Mari appartiene a quella razza di lettori-esploratori che non arretra di fronte a nessuna dimensione del fantastico, del bizzarro, del patologico, del mostruoso. Con la disperata curiosità dell'adolescente, si immerge nelle storie dei libri come l'eroe di Poe nel Maelström: e quando ne riemerge, non è più quello di prima. Questo libro disegna una mappa letteraria che è nello stesso tempo un sondaggio nelle nostre tenebre, un'oceanografia del nostro caos.

Lavori di scavo
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Materiale linguistico moderno

Coetzee, J. M. <1940->

Lavori di scavo : saggi sulla letteratura 2000-2005 / J. M. Coetzee ; a cura di Paola Splendore ; traduzione di Maria Baiocchi

Torino : Einaudi, c2010

Abstract: Lavori di scavo offre al lettore l'occasione di introdursi nel laboratorio critico del premio Nobel J. M. Coetzee: in una ventina di saggi, da Svevo a Musil, da Beckett a Sebald, da Grass a Philip Roth, alcuni dei più grandi autori del Ventesimo secolo vengono analizzati, e giudicati, da un loro pari. Sono lavori allo stesso tempo accessibili e illuminanti, in cui lo studioso Coetzee insegna letteratura all'università e collabora con numerose riviste, tra cui la New York Review of Books - e il romanziere si alleano per portare alla luce gli aspetti più profondi della creazione letteraria. Non solo: raccogliendo le recensioni e gli articoli scritti da Coetzee tra il 2000 e il 2005, Lavori di scavo testimonia l'umiltà con cui l'autore sudafricano si avvicina di volta in volta alle opere dei colleghi del presente e del passato. Ma è soprattutto al servizio del lettore che Coetzee mette la sua erudizione cosmopolita e la sua sensibilità di scrittore: sono pagine che rifuggono qualsiasi condizionamento, capaci di trasmettere la passione per la lettura e la tensione morale che le sostiene. Osservando in controluce questi profili critici, il lettore più avvertito non potrà fare a meno di cogliere i temi ricorrenti che da sempre caratterizzano la narrativa di Coetzee: il rapporto tra l'artista e il suo tempo, la responsabilità etica di chi prende la parola attraverso un libro, l'appartenenza a una comunità, l'esilio, il linguaggio come fardello e costante agóne.